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Dinamismo della Valle di Muggio
martedì 18 maggio 2021, di

Carta
La panoramica cattura un paesaggio per me particolarmente interessante difatti, questo luogo è caratterizzato da una particolare storia che non va dimenticata. Tutt’oggi il territorio della valle è costellato di edifici che hanno fatto la storia di quest’ultima, come le nevere, il mulino di Bruzzella, i roccoli, la graa, i terrazzamenti, i pascoli, e la natura coi suoi boschi. Il paesaggio che ho catturato dalla strada che supera Scudellate e va verso Roncapiano immortala una veduta completa sul paese di Scudellate e una vista sulla valle e sui suoi meravigliosi prati e boschi. È anche presente una costruzione simbolo di questa zona ovvero la vecchia casa delle guardie, quest’ultima rappresenta e testimonia come in passato ci fosse una accesa attività attraverso il confine, in particolare quella del contrabbando di sigarette fino alla fine degli anni Settanta. Ciò che mi ha portato a scegliere questo luogo oltre alla sua bellezza che gli è valsa il premio di miglior paesaggio della Svizzera nel 2014, sono numerose altre ragioni. Per esempio, è mio interesse analizzare l’evoluzione da un punto di vista del paesaggio e della natura durante il XX secolo fino a giungere ai nostri tempi. Il cambiamento del paesaggio è testimoniato da vecchie foto aeree e carte che ritraggono il paese e ciò che gli stava attorno, in questo caso si nota alla prima occhiata come vi sia stata una modifica per quello che riguarda i terreni circostanti al paese di Scudellate. Un tempo i terreni attorno al paesino erano prati da cui si ricavava il fieno per il bestiame, ora invece il bosco ha occupato questi prati e si è spinto fino in prossimità del paese, questo rende interessante capire quanto delle vecchie attività o della vecchia cultura sia rimasta in questi territori, è importante riflettere se le tradizioni di queste zone sono destinate a morire o a riprendere vita in altre forme. Da questo proposito è interessante osservare che tipo di riorganizzazione sia stata messa in atto dalle aziende e dagli stessi abitanti della valle, questo perché sempre più persone con il boom economico degli anni Sessanta hanno scelto di abbandonare questi luoghi, i villaggi della valle soffrono infatti di un fenomeno di spopolamento che dura fino ai tempi odierni. L’obbiettivo del mio lavoro di ricerca è quello di dare un senso alla panoramica di cogliere i punti essenziali e d’intricarli in una trama coesa che possa raccontare una storia. Lavorando su di essa approfondendo le varie tematiche mi sono accorto che la panoramica narrava una storia che era davanti ai miei occhi fin dall’inizio ma che non aro riuscito a cogliere, è una storia di simboli e di rappresentazioni. L’origine della mia ricerca e della storia è scudellate, questo piccolo paese ha subito durante tutto un secolo pochissimi e quasi impercettibili cambiamenti, ad essere cambiato invece è tutto l’ambiente circostante: la cultura, l’economia e il mondo intero. Scudellate a inizio XX secolo è un paese di contadini che lavorano le terre circostanti le quali si estendevano anche oltre confine erano coltivate e terrazzate e perciò il bosco si trovava lontano dall’abitato. Spostando verso destra la panoramica incontriamo ai margini del paese il cimitero e la casa doganale, questo edificio rappresenta il passaggio di un’epoca, cioè quella del dopoguerra. Da qui infatti cambia tutto, il lavoro nei campi sparisce rapidamente con il conseguente avanzamento del bosco e un’altra attività si sviluppa ai suoi massimi livelli quella del contrabbando di sigarette. Ma la storia non finisce, ruotando ancora sulla destra si approda all’ultima tappa, la vista sulla valle che prosegue creando all’orizzonte una finestra sul mondo presente, globalizzato da cui nemmeno le parti più remote della valle ne sono essenti nel bene e nel male, con la conseguenza negativa dello spopolamento, ma con il vantaggio di essere connesso con il mondo esterno.