Home > Risorse interne > Risorse iperpaesaggio Alberto > Iperpaesaggio Zurigo > Grossmünster: il duomo di Zurigo
Grossmünster: il duomo di Zurigo
sabato 25 agosto 2018, di , , ,
Il Grossmünster è l’antico duomo di Zurigo. Con le sue due torri è il simbolo architettonico della città ed una delle attrazioni turistiche più apprezzate.
Dalla navata, superati 187 gradini si giunge alla piattaforma della torre dalla quale si gode di una bellissima vista sui tetti del centro storico e su alcuni edifici di spicco come la Fraumünster famosa per le vetrate di Marc Chagal, oppure sui grataccieli che caratterizzano i nuovi quartieri riqualificati (Prime Tower), come pure sul lago e le vette delle Alpi.
Secondo la leggenda il Grossmünster fu costruito sulle tombe dei santi patroni Felix e Regula, fin dall’antichità meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli.
Si racconta che i due fratelli, martirizzati per la loro fede cristiana, vennero decapitati presso la chiesa di Wasserkirche per poi camminare, portando la loro testa in mano, fino al luogo dove oggi sorge i l Grossmünster.
Secoli più tardi l’imperatore Carlo Magno
decise di fondare una basilica in onore dei due martiri. Una sua statua troneggia infatti su una facciata della torre della chiesa. L’originale del 1491 si trova oggi nella cripta.
Inizialmente la chiesa fu utilizzata come convento
e svolse un importante ruolo culturale. Nella prima metà del XVI secolo, il Grossmünster divenne il punto di partenza della riforma protestante, guidata da Ulrico Zwingli e Heinrich Bulliger. Nel 1523 Vi fu istituita un’accademia di teologia che sarebbe poi diventata l’università di Zurigo.
Si tratta di una chiesa protestante, evangelica riformata e questo spiega anche il perché il suo arredo interno è semplice ed austero.
L’attuale basilica è costruita in pietra arenaria come molte cattedrali in Svizzera. Tra il 1487 e il 1482 le sue due torri furono trasformate in stile tardo-gotico e divennero così le più alte dell’architettura zurighese. Queste torri però crollarono nel settecento e tra il 1763 ed il 1766 vennero ricostruite in stile barocco-neogotico e sulla loro cima vennero apposte due piccole cupole.
All’interno della costruzione si ritrovano delle importanti sculture romaniche di tradizione lombarda, come per esempio le grottesche sui capitelli ed una cripta.
Si possono ammirare delle bellissime pitture murali risalenti ai secoli XIII-XV.
Gli arredi interni sono invece più recenti del secolo scorso.
Mirabili sono le vetrate del coro di Augusto Giacometti del 1932 e le porte bronzee di Otto Münch, ideate tra il 1935 ed il 1950 che mostrano scene della riforma. L’organo di Metzler e Söhne è del 1960.
Nel 2009 l’artista tedesco Sigmar Polke, completerà la rifinitura di 12 bellissime e semplici finestre decorate in parte con pietre preziose.