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I TANTI ABITANTI DI BELLINZONA E DEL TICINO ATTRAVERSO I SECOLI
martedì 6 giugno 2017, di , ,
Chi erano gli abitanti di Bellinzona e anche del Ticino nel corso della storia? Perché hanno voluto abitare lì? Quanti popoli diversi si sono incrociati e a volte hanno combattuto per Bellinzona e per le terre ticinesi? È quello che potete scoprire con questo articolo!
Fina dai tempi antichissimi il sito dove sorge Bellinzona è particolarmente favorevole agli insediamenti, ecco perché è stato abitato con continuità da tanti popoli diversi fin dal Neolitico!
Nel Neolitico l’insediamento più importante del Ticino è proprio quello della collina di Castelgrande di Bellinzona. Già nel 5250 a. C. gli abitanti si erano stabiliti lì perché c’era la possibilità di coltivare, c’erano riserve d’acqua illimitate e da quella posizione strategica potevano osservare tutto il territorio che li circondava.
Tra il VI e il I secolo a. C. le terre del Ticino nel Sopraceneri e di Bellinzona erano abitate da un popolo chiamato Leponti di origini celtiche. Questo popolo dà il nome al pezzo di Alpi che ci sono in Ticino.
Di questo popolo sono stati trovati tanti reperti in diverse parti del Ticino.
Le terre furono poi conquistate dai Romani alla fine del I secolo a. C., ma senza guerre, più attraverso il commercio.
I Romani hanno costruito la prima fortificazione in legno sul promontorio di Castelgrande. L’hanno costruita lì perché il promontorio è in una posizione strategica sulla via dei passi alpini del S. Bernardino, del Lucomagno, della Novena. Il passo del S. Gottardo viene usato solo più tardi nel Medioevo. I passi e altri itinerari storici usati anche più tardi confluiscono tutti a Bellinzona per poi separarsi di nuovo; quindi i Romani riuscivano da Bellinzona a controllare tutto quello che passava le Alpi nel loro territorio.
Dopo il crollo dell’Impero Romano nel 476 d. C. e l’invasione di diversi popoli barbari, in Ticino arrivarono i Longobardi. Nell’anno 568 d. C. i Longobardi che erano un popolo germanico invasero l’Italia del Nord e vi fondarono un regno: il regno Longobardo che dà il nome alla Lombardia. si stabilirono nella fortezza bellinzonese, soprattutto per i principali vantaggi strategici.
I Romani e i Longobardi erano molto diversi:
La cultura cambia, per esempio: la lingua, i soldi, le usanze ecc. Però non cambia l’importanza di Bellinzona. Infatti Bellinzona era una terra molto desiderata dal punto di vista strategico perché lascia aperti solo due passaggi verso il lago Maggiore: a est c’è una strettoia tra la collina e il promontorio di Castelgrande dove sorge poi il Nucleo storico, invece a ovest il passaggio è più largo e pianeggiante, ma è bagnato dalle acque del fiume Ticino, quindi è meno utilizzato perché molto paludoso. È un posto strategico molto comodo per controllare tutte le persone che passavano da Bellinzona!
Ecco perché era molto voluta e hanno combattuto in tanti per averla.
Nel 590 d.C. il nome di Bellinzona compare per la prima volta in un documento che racconta proprio di una guerra successa a Bellinzona per conquistarla tra i Longobardi e i Franchi, un popolo che veniva dal territorio dove ora c’è la Francia.
I Longobardi vennero poi sconfitti nel 774 d. C. dai Franchi di Carlo Magno, che è il loro capo e diventa Imperatore del Sacro Romano Impero [1].
La storia di Bellinzona diventa ancora più complicata perché faceva parte del Sacro Romano Impero e, dopo che Carlo Magno era morto, molte terre del Ticino diventarono proprietà di monasteri o dei Vescovi di Milano (col permesso dell’Imperatore). Successivamente Bellinzona fu ceduta ai vescovi di Como fra il 1000 e il 1100, che costruirono edifici in pietra e torri entro la cinta muraria.
Il Nucleo storico ai piedi di Castelgrande si forma proprio attorno a quegli anni, perché gli abitanti aumentano un po’ e non c’è abbastanza posto dentro le mura di Castelgrande.
Il territorio di Bellinzona diventa ancora più importante a partire dal 1234 quando viene aperta la via attraverso il S. Gottardo, che prima era troppo difficile e pericoloso attraversare. Ecco perché Bellinzona è contesa anche dal ducato di Milano, che nel 1242 con la sua potenza riuscì a impadronirsi della città. Anche dopo però si continuava a fare guerre per il possesso di Bellinzona: diverse volte fu assediata e conquistata, persa e ripresa, come negli anni 1248, 1292 e 1301. Bellinzona interessava anche agli Svizzeri. vediamo un’immagine della battaglia di Arbedo con gli eserciti nemici e i castelli di Bellinzona:
Per Milano Bellinzona era importantissima per difendersi dagli attacchi da nord proprio da parte degli Svizzeri e costruiscono una grande murata.
Bellinzona finalmente venne conquistata nel 1500 dagli Svizzeri cioè dai tre cantoni Uri, Svitto e Untervaldo che si erano uniti in alleanza nel 1291. Nel 1500 l’importanza di Bellinzona c’è ancora, ma il suo compito cambia:
Anche oggi il compito di Bellinzona è cambiato: adesso è la capitale del Canton Ticino, ma è importante anche per altri motivi.
Conclusioni: abbiamo capito che la storia di Bellinzona è lunga e difficile, perché ci sono tante guerre per averla e cambia spesso "padrone". Su questo territorio di Bellinzona hanno abitato molti popoli: offriva acqua e protezione, ed è sempre stata importante perché era considerata la "chiave" d’accesso alle Alpi e all’Italia. È infatti il punto d’incontro tra i passi più importanti da dove passano un sacco di merci e di persone e soprattutto da lì era facile difendere tutto il territorio che la circonda. Bellinzona ha avuto sempre molta importanza per la sua posizione e questo è successo anche per come è fatto il territorio in Ticino!
Fonti:
AA.VV, La Svizzera nella Storia – dalla preistoria al XVI secolo, Manuale di storia, Repubblica e Cantone Ticino, DECS 2014
Fernando Zappa, “I Romani nel Ticino e nella Svizzera Romanda”, in Rivista della Scuola Ticinese, n°60, pp. 9-10
G. Chiesi, P. Ostinelli, “Ticino (cantone)”, cap. 2: Rapporti di potere e organizzazione politico-amministrativa nel Medioevo e in età moderna, in: Dizionario Storico della Svizzera (DSS), versione del 23/07/2015, URL: http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I7394.php
Gianluca Vietti, "I Leponti", in: Dizionario Storico della Svizzera (DSS), versione del 14/02/2008, URL: http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I8018.php
Fonti delle immagini:
www.mondimedievali.net
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Arbedo
http://www.archeologica.ch/?page=51&u=associazione_archeologica_ticinese
http://www3.ti.ch/DECS/scuoladecs/index.php?fuseaction=scuole.dettaglio&scuola=SE&tp=50&id=4920
Museo di Castelgrande
https://www.tes.com/lessons/ElpJQkzgcPElPQ/la-catena-montuosa-delle-alpi
AA.VV, La Svizzera nella Storia – dalla preistoria al XVI secolo, Manuale di storia, Repubblica e Cantone Ticino, DECS 2014, p.22
[1] Il Sacro Romano Impero, anche se nel nome ha la parola "romano" non è più l’Impero Romano dei Romani, che era crollato nel 476 d.C, ma un nuovo Impero molto vasto: partiva dalla Germania e arrivava fino all’Italia del nord compresa. L’Impero era composto da diversi piccoli stati. Ogni stato aveva un suo governante che doveva fedeltà all’Imperatore. Si chiamava "Sacro" perché era cristiano e "Romano" perché voleva essere forte e potente come lo era stato l’Impero Romano. (maestra)