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Evoluzione urbana di Bellinzona

mercoledì 10 maggio 2017, di Karin R., Sophie G.

Ritorno alla panoramica

1. Quale ruolo ha avuto la posizione geografica nello sviluppo di Bellinzona?
2. Si trovano ancora riferimenti architettonici nella Bellinzona attuale inerenti alla sua storia passata?

Bellinzona, è il più importante esempio di sistema difensivo medievale in Svizzera. Il suo primo nome “Belitionis Castrum”, attestato nel 590 ne “Historia Francorum”1 rimanda al significato di “fortificazione”. La posizione difensiva del sito era delimitata a est da un pendio e ad ovest dal fiume Ticino e divenne un punto chiave nella politica delle Alpi, in particolare per la Signoria di Milano e per i Cantoni Confederati, poiché collegava il nord Europa con l’Italia. Le prime tracce di abitazioni, trovate sul colle di Castelgrande e rinvenute nel 1967-68, risalgono al 5500 a.Nel I secolo a.C., avvenne la prima fortificazione del colle che divenne scenario di scontri tra Longobardi e Franchi, che tentavano di impadronirsene. Nei secoli VIII-X, i Longobardi mutarono l’insediamento in una cittadella fortificata con la realizzazione di opere all’interno delle mura, tra cui una chiesa (l’attuale Chiesa S. Biagio) e un area sepolcrale. Nel secolo successivo, la struttura di Bellinzona venne valorizzata da Federico Barbarossa2 e dai vescovi di Como, che ne sono entrati in possesso. Alla fine del XIII secolo la famiglia Rusca3 costruì la fortezza di Castel Nuovo sul colle di Montebello e venne costruita la chiesa dei SS. Pietro e Stefano. Nel XIV secolo vennero collegati i castelli con una murata racchiudendo così il borgo; Bellinzona andava via via espandendosi. Nel 1479 la famiglia Sforza costruì il Castello di Sasso Corbaro: la struttura della città risulta così come appare oggi. In epoca Medievale, si svilupparono dei sobborghi all’interno delle mura (tra cui Orico) e all’esterno espandendo il territorio. Nel XVIII secolo venne configurata la Piazza del Sole. Nel 1808 si configurò il sistema stradale; le strade che sbucavano dalla città divennero le direttrici, lungo le quali vennero costruite nuove strutture urbane.
Nel 1851 Carlo Cattaneo4 propose di arginare il fiume Ticino, bonificare del piano di Magadino, e realizzare una linea ferroviaria che collegava la Svizzera con il resto d’Europa. Venne inaugurata nel 1876 lastazione di Bellinzona, progettata da Göller di Stuttgart: Bellinzona divenne punto fondamentale per i traffici. Ne1900 si insediarono diversi edifici commerciali nel Viale Stazione come anche il Palazzo del Governo, il teatro, il pretorio, la scuola cantonale di economia e commercio, la chiesa protestante e le scuole comunali sud, mentre a nord della stazione le Officine di Riparazione, molto importante per la crescita economica e urbanistica della città. Infatti le officine richiesero una gran quantità di personale specializzato, e di conseguenza rese necessaria la realizzazione di un quartiere residenziale e una scuola per i figli d’oltralpe. I dipendenti occuparono anche altri quartieri della città, e persino gli alberghi sorsi da poco davanti alla stazione. Si verificò quindi una crescita di altre attività economiche, tra cui alberghiere, edilizie e commerciali. Con l’incorporazione di Daro, Ravecchia e Carasso si ebbe un’importante evoluzione al progetto di sviluppo urbanistico della città: Si assisti in pochi anni ad un raddoppio della popolazione. Scomparirono dunque numerose superfici coltivabili., ma allo stesso tempo si assisti alla realizzazione strutture scolastiche, e successivamente impianti sportivi, tra cui lo stadio comunale. Nella seconda metà del XX secolo avvenne una grossa crescita edilizia, con la realizzazione di nuovi quartieri abitativi e condomini. Attualmente il colle del Castelgrande è ancora il centro dell’insediamento, e la presenza dei tre castelli ne caratterizza l’immagine: Bellinzona conserva ancora il carattere di spazialità medievale dei secoli precedenti, resa evidente per contrasto dalle tre ampie piazze (Piazza del Sole, Piazza Indipendenza e Piazza del Governo). In piazza Collegiata domina ancora l’aspetto settecentesco nelle facciate degli edifici, mentre passando da piazza Indipendenza si trovano palazzi signorili dai tratti stilistici tardo barocchi e la pavimentazione riprende la continuità medievale del nucleo.
La città conserva dunque i ricordi del suo sviluppo tramite particolari che la caratterizzano e che raccontano la sua storia.

Fonte: ISOS Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere, Comune di Bellinzona, Ufficio federale della cultura (UFC), 2° stesura 07/2008

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Stazione Bellinzona 1874
Fonte: https://www.espazium.ch/bellinzona-la-stazione-e-il-suo-viale
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Castello di Svitto (Montebello)
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Bellinzona 1850
Fonte: http://www.jansonius.ch/riproduzioni
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Bellinzona 1870
Fonte: http://www.jansonius.ch/riproduzioni

1. Opera scritta da Gregorio di Tours tra il 574 ed il 593 inerente la storia della cristianizzazione in Gallia
2. Re di Germania e Imperatore del Sacro Romano Impero durante il XII secolo
3. Famiglia nobiliare di Como
4. Filosofo, politico e politologo di formazione illuminista e positivista

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